Alessandria, spariti 330 mila euro dei condomini

Sono tre i reati contestati all’amministratore «smemorato», responsabile, con la moglie, di quelle che la Guardia di Finanza definisce «condotte illecite». Gli uomini del capitano Claudio Vito Santoro, comandante della compagnia di Alessandria — scrive La Stampa — hanno denunciato entrambi i coniugi per appropriazione indebita e bancarotta semplice e solo lui anche per omessa dichiarazione dei redditi. Gli episodi contestati si riferiscono agli anni 2012 e 2014 e alla gestione di circa 50 palazzi. Sono stati controllati i conti bancari dei condominii, della coppia (risultata, in relazione a quel periodo pure evasore totale) e della società. Sono spuntati commistioni di pagamenti per lavori di manutenzione degli stabili e somme di denaro incassate e poi spostate da un condominio all’altro (pratica che non è più possibile per legge: ogni condominio ora deve avere il proprio conto). «Condotte distrattive pari a 260 mila euro segnalate alla Procura» spiega la Finanza, che ha contestato l’appropriazione indebita (punibile con il carcere fino a 3 anni) e la bancarotta (da 6 mesi a 2 anni). In una seconda fase, accertata la posizione di evasori totali dei due, sono state avviate ispezioni fiscali per tassare, oltre ai ricavi della società occultati al Fisco, anche i proventi illeciti, cioè quei 330 mila euro – tutti soldi dei condomini (tra affitti, quote per bollette, somme per lavori di manutenzione) – di cui la coppia si sarebbe indebitamente appropriata.

 

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